Rašid Nikolić, socio di Doc Servizi, intreccia profondamente la propria identità etnica e culturale con il percorso artistico che ha intrapreso. Dal 2014 porta in scena “The Gipsy Marionettist”, uno spettacolo che gli consente di entrare in dialogo diretto con il pubblico e di condividere la ricchezza della cultura Rom. Ogni marionetta rappresenta un membro della sua famiglia d’origine, dando vita a storie intime e collettive. Attraverso questi personaggi, Nikolić costruisce un filo simbolico che unisce spettatori e memorie, offrendo un’esperienza emotiva da conservare e tramandare.

Tra le piazze del mondo, un’arte che respira

“Ho iniziato la mia carriera esibendomi quasi esclusivamente in strada, senza essere legato a nessun evento ufficiale. Ho attraversato l’Europa da solo, migliorandomi passo dopo passo e comprendendo sempre più a fondo il ruolo dell’artista nelle piazze, sia dal punto di vista performativo che sociale. Negli ultimi quindici anni, l’arte di strada ha ottenuto un crescente riconoscimento grazie a manifestazioni come i Busker Festival e i festival dedicati agli artisti di strada. Eventi che, senza snaturare la specificità dello spettacolo di strada – in particolare quello “a cerchio” con convocazione del pubblico – hanno contribuito a restituire dignità a una forma d’arte autentica e libera. Ovunque questa cultura ha avuto modo di prosperare, il pubblico ha saputo cogliere quanto ogni replica sia unica e irripetibile, e quanto valore abbia il contributo di ciascun artista. Oggi, il mio lavoro come performer di strada mi porta a rappresentare l’Italia e la mia appartenenza al mondo rom anche al di fuori dei confini europei: in Cina, Giappone, Nord Africa, Sud America e oltre. Più che un consiglio, vorrei lasciare un incoraggiamento ai giovani che sognano di intraprendere questa carriera: si può vivere di quest’arte! Si può crescere, evolversi, e continuare a creare qualcosa di profondamente originale. E soprattutto, il miglior maestro per un artista di strada resta sempre il suo pubblico”.

Un’eredità viva: la cultura Romanì nell’arte di strada

“Sono un artista e attivista Rom, e questa mia identità rappresenta la spinta fondamentale del mio percorso creativo. È il cuore pulsante delle mie opere, il soggetto che continuo a reinterpretare e approfondire in ogni creazione. La storia della mia comunità ha contribuito in modo significativo allo sviluppo e alla continua reinvenzione dell’arte di strada, sin dal 1400 fino a oggi — un’eredità potente e troppo spesso dimenticata. Nella stagione estiva del tour 2024, sono riuscito a far riconoscere ufficialmente la mia identità artistica Romanì, chiedendo ai festival di indicare la dicitura “artista Rom” oppure di esporre la bandiera Romanì. È stato emozionante ricevere non solo accoglienza, ma anche entusiasmo e desiderio di approfondire. In diversi casi, la mia proposta ha stimolato negli organizzatori la volontà di creare spazi dedicati alla divulgazione e all’incontro con le comunità romanì. Dopo tanti anni di strada, palchi e viaggi, sento sempre più forte il bisogno di restituire qualcosa alle mie radici. Con l’età adulta è cresciuto anche il senso di responsabilità, il desiderio di essere vicino alle cause sociali e di dare valore alla mia identità attraverso l’arte e l’attivismo”.

Valorizzare la professionalità, tutelare i diritti: il valore della cooperazione e della legalità nel mondo dello spettacolo

“Essere socio di Doc Servizi significa fare una scelta consapevole: quella di valorizzare la legalità come strumento per dare valore concreto al proprio lavoro. Poter contare su un inquadramento chiaro e trasparente vuol dire affermare con forza la propria professionalità. È anche una questione di responsabilità.  Ma c’è anche una visione più ampia: fare parte di una cooperativa vuol dire iniziare a costruire un futuro possibile. Significa uscire dalla precarietà per pensare a strumenti concreti come un sistema pensionistico, alla possibilità di riconoscimenti istituzionali, alla creazione di albi professionali o normative su misura per chi lavora nell’arte e nello spettacolo. È un passo verso una partecipazione piena alla vita sociale, culturale e politica del Paese, con la forza collettiva di chi condivide lo stesso percorso”.