Andrea Torchia, socio di Doc Servizi, è un grafico e musicista torinese. Fin da giovane ha mostrato una forte attitudine creativa, che lo ha portato a scegliere il percorso della comunicazione visiva già durante gli anni scolastici. Dopo il diploma e due specializzazioni, ha iniziato una lunga esperienza come Art Director, vincendo quattro premi nazionali della comunicazione (TP, Mediastar, Unicom). Parallelamente ha portato avanti la sua attività di produttore musicale, collaborando con diversi artisti, tra cui Willie Peyote, e raggiungendo il terzo posto nella classifica dei trending video di MTV Italia con la produzione Keep It Real del rapper Kiave. Dopo essere stato co-fondatore e CEO dell’agenzia creativa Revup ADV, continua il suo percorso da libero professionista, dove unisce competenze strategiche e visione creativa, specializzandosi in rebranding aziendale. 

Tra design e musica: equilibrio creativo in un mondo che cambia 

“Vivo costantemente questo dualismo professionale: da un lato il grafico, dall’altro il produttore musicale. È sempre stato così, porto avanti entrambe le strade in parallelo. Per quanto riguarda la parte grafica, avendo lavorato per molti anni come Art Director in agenzia, ho sempre avuto un approccio che andava oltre la sola realizzazione visiva: mi occupavo anche di strategia di marketing. Questo mi ha permesso di capire dove stesse andando il settore, soprattutto con l’avvento dell’intelligenza artificiale. Molti colleghi ne sono stati spaventati, ma secondo me chi ha competenze più trasversali, soprattutto legate al marketing, ha solo da guadagnarci. L’AI può essere un’opportunità, un mezzo in più. Certo, può rappresentare una minaccia per chi si limita a lavori grafici molto semplici, ma per chi lavora su concetti, campagne, strategie, non è affatto un problema. Anzi, ti permette di risparmiare tempo su operazioni tecniche che prima richiedevano ore — come un montaggio complesso su Photoshop — e ora si risolvono in molto meno tempo. Ma resta uno strumento: senza l’esperienza e il pensiero dietro, è limitato. I clienti, infatti, non cercano “un robot”, cercano una persona con cui parlare, confrontarsi, che li accompagni nello sviluppo del loro business. Chi vuole solo qualcosa di rapido e basilare non è nemmeno il cliente con cui voglio lavorare, onestamente. I clienti più strutturati cercano visione, strategia, creatività. E queste non sono cose che puoi mettere in un algoritmo. Ho avuto la fortuna di avvicinarmi a creativi storici che hanno davvero cambiato il linguaggio della pubblicità italiana, come gli ideatori di slogan come O così o Pomì o Silenzio, parla Agnesi. Sono idee che hanno lasciato un segno culturale, che ancora oggi ricordiamo. Nessuna AI potrà mai avere quel tipo di intuizione o impatto”. 

Dall’album con Willie Peyote ai premi: la musica e la grafica hanno definito il mio percorso 

“Nel mio percorso ci sono stati momenti che hanno segnato tappe fondamentali. In ambito musicale, uno dei più significativi è stato l’incontro con Willie Peyote. L’ho conosciuto quando stava appena iniziando la sua carriera, e ho subito creduto nel suo talento. Quest’anno ha partecipato a Sanremo, e ora stiamo collaborando su nuovi progetti. Questo incontro ha rappresentato il mio passaggio da musicista a produttore musicale a tutti gli effetti. Dal punto di vista grafico, la mia esperienza in agenzia è stata altrettanto formativa. Ho lavorato per 14 anni nel Gruppo Input, un’agenzia che mi ha permesso di conoscere ogni aspetto del lavoro: dalla gestione dei clienti alla creazione di concept, dalla progettazione alla realizzazione degli esecutivi. È stata una scuola intensa, dove ho imparato a essere rapido tanto nel pensiero quanto nella produzione, affrontando progetti con scadenze strette. In un contesto più grande avrei svolto un ruolo più circoscritto, ma lì ho potuto gestire ogni fase del processo creativo. Inoltre, questi lavori mi hanno permesso di vincere premi nazionali, in particolare nel campo del packaging, un riconoscimento che mi ha gratificato enormemente, poiché ogni progetto è stato ideato e realizzato personalmente.”  

Doc Servizi: rete, semplificazione burocratica e tutela legale 

“Sono socio di Doc proprio perché mi consente di unire questi due aspetti in un’unica realtà, senza dovermi dividere tra codici ATECO o partite IVA diverse. La musica e la grafica sono due linguaggi diversi, ma nel mio caso convivono in modo naturale. Fin dai primi lavori, ho sempre cercato di farli coesistere. Tra i motivi per cui essere soci Doc è un valore: 

  • La rete: ho notato che la comunità Doc è reale, non solo sulla carta. Ci si consiglia, ci si passa contatti. Da queste connessioni sono nate collaborazioni concrete, sia nel campo musicale che grafico. È una rete viva, e questo non è scontato.
  • La gestione burocratica: non ho mai amato la parte amministrativa del lavoro. Doc mi ha semplificato molto la vita sotto questo aspetto. Tutto ciò che è F24, fatture, consulenza fiscale… è gestito con chiarezza e competenza. Mi lascia più tempo per fare il mio lavoro.
  • La tutela: sapere che, in caso di problemi, hai qualcuno dalla tua parte fa una grande differenza. Doc ti supporta anche a livello legale, se serve. Non mi è mai capitato di doverlo usare, ma sapere che esiste questa possibilità è rassicurante, soprattutto con clienti piccoli o poco affidabili.”