Alexsander “Shezan” De Bastiani è un artista multidisciplinare di rilievo internazionale, specializzato in magia da scena. Socio di Doc Servizi, unisce nel suo percorso elementi di magia, teatro, giocoleria, musica e arti circensi, sviluppando un linguaggio scenico originale e trasversale. La sua formazione, ampia e diversificata, include danza contemporanea, arti marziali e discipline del movimento. Vincitore del titolo di Campione Europeo di Magia da Scena nel 2014 e finalista ai Campionati Mondiali FISM nel 2015 (4° posto), ha portato i suoi spettacoli in importanti contesti internazionali, tra cui il programma televisivo francese “Le Plus Grand Cabaret du Monde”. Accanto all’attività artistica, Shezan si occupa di formazione: è ideatore del Metodo Caleydo, fondatore del progetto Con.Cre.O. – la Regia 2.0 e facilitatore certificato nei metodi Giocoleria Funzionale, Drum Circle e Feldenkrais.
Coltivare curiosità e creatività: il mestiere di imparare, sperimentare e comunicare se stessi
“In questo mestiere è essenziale apprendere il più possibile e arricchirsi di competenze diverse, perché tutto ciò che impari prima o poi torna utile. Più ampli la tua conoscenza, più stimoli la curiosità, che a sua volta alimenta la creatività: quando inizi a mescolare elementi diversi per vedere cosa succede, nascono le idee più originali. Ho un laboratorio, che mette al centro la capacità di comunicare efficacemente “se stessi”. Saper leggere il proprio pubblico, ascoltarne le esigenze e adattare tono, ritmo e struttura della performance è oggi più che mai fondamentale. Per creare uno spettacolo o un corso davvero efficace non basta lavorare a tavolino… bisogna mettersi in gioco, fare esperienza e buttarsi in progetti diversi e stimolanti.”.
Quando l’improvvisazione incontra la tradizione: un percorso tra palco e vita
“Proprio di recente mi sono lanciato in un progetto di cui sapevo poco, lasciandomi coinvolgere senza pregiudizi, e ho scoperto una realtà molto diversa da quella che avevo immaginato. Si trattava di un corso di Arti Circensi Applicate per una scuola teatrale, e vista la richiesta, mi aspettavo un gruppo piuttosto “performativo”. Quello che non avevo considerato era che si trattasse di Teatro Sociale. Di conseguenza, il gruppo davanti a me era molto più variegato e meno preparato tecnicamente di quanto immaginassi. Proprio per questo ho dovuto mettere in campo le mie capacità di improvvisazione, nate da anni di esperienza nel teatro di strada, e in poco tempo ho riformulato il programma in corso d’opera. Ho cercato di proporre esercizi adattabili alle diverse tipologie di persone, mantenendo sempre un approccio inclusivo. Mescolando le mie competenze e utilizzando principi di Facilitazione della Giocoleria Funzionale, del Drum Circle e del Metodo Feldenkrais – di cui sono insegnante – ho creato un percorso di quattro incontri che si è rivelato estremamente proficuo sia per me che per i partecipanti. È stato un successo per tutti e ne sono davvero entusiasta! Dal punto di vista performativo, posso concludere questa riflessione raccontandoti che anche il mio ultimo progetto artistico è nato da un “mixing”. Per il Carnevale di Venezia 2025 avevo creato un personaggio in stile barocco, ispirato a un conte decaduto. Sapevo che avrei voluto riutilizzare questo personaggio, quindi ho investito nel costume e negli oggetti, senza sapere ancora come. Poi è uscito un bando per un evento a tema Divina Commedia, e ho avuto l’illuminazione: tra le tante cose che faccio, conosco a memoria tutto l’Inferno di Dante. Quale occasione migliore per sfruttarlo? Alla fine, il Conte di Venezia si è trasformato in una mia interpretazione del Conte Ugolino e lo spettacolo trasporta il pubblico nell’ultimo cerchio dell’inferno. Lì giocoleria, magia e fachirismo accompagnano il pubblico tra un verso e l’altro declamato a memoria, verso la liberazione per tornare tutti a riveder le stelle”.
Doc Servizi: sicurezza, flessibilità, rete
“In Doc Servizi mi sento molto sicuro e tutelato, essere parte di una realtà così grande e ben strutturata mi da molta sicurezza. Poi potrei dire che pensano davvero a tutto e posso lavorare ovunque, sia qui che all’estero e non mi devo preoccupare di nulla a livello di documentazione né di conteggi o pagamenti o fatture strane, elettroniche, virtuali o quant’altro. Sono un artista, non so fare i conti, mi serve qualcuno bravo e Doc è eccezionale! Poi la mia filiale di La Spezia è davvero il top. Terzo ma non meno importante è che davvero c’è l’idea di fare squadra! Ci sono un sacco di progetti, un fermento vitale, una ricerca continua, ci si mette in relazione tra soci E socie, si fanno call, si progettano cose. Sto cercando di ritagliarmi il mio spazietto in tutto questo e spero presto di poter collaborare attivamente in qualche progetto Doc al più presto”.