Contratto di prestazione occasionale

Cos’è, quando usarlo (e quando no) per musiciste e musicisti

Per “contratto di prestazione occasionale” si intendono due cose diverse: 1) il lavoro autonomo occasionale (art. 2222 c.c.; redditi “diversi”) con ricevuta e ritenuta d’acconto; 2) il Contratto di Prestazione Occasionale – PrestO (i “voucher” INPS) con registrazione su piattaforma e limiti specifici. Il primo è adatto a ingaggi sporadici e non abituali (es. un concerto una tantum), senza partita IVA; se si supera la soglia di 5.000 € annui complessivi, scattano i contributi INPS Gestione Separata sulla parte eccedente. Il secondo (PrestO) è un micro-contratto pagato tramite INPS, con registrazione di utilizzatore e prestatore, minimi orari e tetti economici/di ore ben precisi. Per chi suona spesso, questi strumenti diventano inadeguati (rischio abitualità/falsa autonomia): in tal caso convengono cooperativa dello spettacolo (che fattura e tutela) o partita IVA.

 

Prestazione occasionale senza Partita IVA: come funziona per un live?

 

Si emette ricevuta (non fattura), con ritenuta d’acconto del 20% sul compenso lordo; il committente versa la ritenuta e rilascia la Certificazione Unica. Fino a 5.000 € annui complessivi non si pagano contributi; oltre, si versano i contributi Gestione Separata solo sulla quota eccedente. Ripetizione frequente = rischio attività abituale ⇒ serve partita IVA o canale cooperativa.

 

Registrazione prestatore: serve davvero?

 

Lavoro autonomo occasionale: nessuna registrazione specifica del prestatore; l’obbligo è del committente, che deve fare la comunicazione preventiva all’Ispettorato del Lavoro prima dell’inizio.

Voucher PrestO: prestatore e utilizzatore si registrano sulla piattaforma INPS dedicata alle prestazioni occasionali.

 

Comunicazione prestazione occasionale: chi la invia e quando?

 

Per il lavoro autonomo occasionale il committente invia una comunicazione preventiva (email/SMS) all’Ispettorato territoriale prima della performance, indicando dati essenziali e durata; sanzioni se omessa. (Non riguarda i PrestO, che si gestiscono in piattaforma INPS).

 

Voucher prestazione occasionale 2025 (PrestO): posso usarli per un concerto?

 

Sì, se rientri nei limiti e nelle categorie ammesse: registrazione INPS, minimo 9 €/h, versamenti tramite piattaforma. Tetti annui tipici: 5.000 € netti per prestatore complessivi e 5.000 € per utilizzatore complessivi (con ulteriori paletti per singolo rapporto e limite di ore/anno). Verifica sempre se il locale rientra nei datori ammessi (alcuni con molti dipendenti sono esclusi). Per eventi ricorrenti conviene canale cooperativa.

 

Cosa succede se supero i 5.000 € di prestazione occasionale?

 

Nel lavoro autonomo occasionale: non scatta automaticamente la partita IVA, ma devi iscriverti alla Gestione Separata e versare contributi sulla quota eccedente i 5.000 €; se l’attività diventa abituale, serve passare a canale professionale (cooperativa o partita IVA).

 

Qual è il limite per le prestazioni occasionali nel 2025?

 

Autonomo occasionale: nessun “tetto di legge” al compenso, ma soglia 5.000 € ai soli fini contributivi; il concetto chiave è non abitualità.

PrestO (voucher): limiti economici e di ore (ad es. plafond annuo prestatore/utilizzatore e 280 ore/anno come riferimento operativo).

 

Qual è la scadenza per la Certificazione Unica per le prestazioni occasionali nel 2025?

 

Per le prestazioni occasionali (redditi diversi) il termine di invio/rilascio cade il 17 marzo 2025 (posticipo al primo giorno lavorativo).

 

Qual è il limite di ritenuta d’acconto per le prestazioni occasionali nel 2025?

 

Non c’è un “limite”: la ritenuta è il 20% del compenso lordo indicato in ricevuta.

 

Perché valutare la cooperativa nello spettacolo?

 

Con la cooperativa: ingaggio formalizzato, fattura al committente, contributi ex-spettacolo gestiti correttamente, tutele assicurative e immagine professionale più solida (utile con PA, festival, venue). Ottimo per band e soliste e solisti con calendari fitti o tour.

Nota pratica (per chi suona): se stai oltrepassando spesso i 5.000 € o stai ricevendo più date al mese, fatti due conti: una cooperativa dello spettacolo dà più linearità, contratti puliti e niente stress da “occasionale” usato fuori contesto.

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