Davide Piazzolla, socio di Doc Servizi, è Direttore della Fotografia e membro ordinario dell’A.I.C. (Autori Italiani della Cinematografia) e di Imago. Specializzato in lungometraggi, cortometraggi, videoclip e spot pubblicitari di alto livello, ha intrapreso il suo percorso nel cinema dopo una laurea in ingegneria al Politecnico di Torino, affinando le sue competenze da filmmaker. Grazie a una formazione che spazia dalla regia al montaggio, fino alla color correction e ai VFX, affronta ogni progetto con un approccio innovativo e orientato al problem solving. Riconosciuto a livello internazionale, ha vinto il premio Best Cinematography allo Screamfest Horror Film Festival di Los Angeles per You Die – Scarica l’app poi muori. Il suo portfolio comprende 8 lungometraggi e serie TV, 17 cortometraggi e numerose collaborazioni nel mondo della pubblicità e della musica. Pur privilegiando un’estetica basata sul chiaroscuro, che caratterizza molte delle sue opere, la sua versatilità gli consente di adattare l’illuminazione a ogni genere, modellandola in funzione della narrazione e della visione del regista.

Come sta evolvendo il tuo lavoro?

Il mestiere di direttore della fotografia è in continua evoluzione. Restare al passo significa aggiornarsi costantemente sulle nuove tecnologie, sia dal punto di vista hardware e meccanico, sia per quanto riguarda il software. È un lavoro che richiede una solida cultura tecnica e artistica, oltre a grandi capacità di leadership e collaborazione con gli altri reparti. Oggi il cinema italiano sta attraversando una fase complessa, e riuscire a mantenersi in questo settore non è semplice. A chi vuole intraprendere questa carriera, consiglio innanzitutto una grande passione per il cinema e la consapevolezza che la formazione non finisce mai: si continua sempre a studiare e a imparare. La gavetta è fondamentale. Lo studio teorico è essenziale, ma il set è tutta un’altra cosa. Per questo il miglior consiglio che posso dare è: buttatevi, andate sui set, osservate e capite come funziona davvero questo mondo.

Hai un progetto a cui tieni particolarmente?

Di recente ho avuto l’opportunità di lavorare al videoclip della canzone “Lentamente” di Irama, con la quale ha partecipato a Sanremo. È stato un progetto speciale per me perché, per la prima volta, ho potuto girare un film in costume medievale. Il look visivo si ispira alla battaglia di Macbeth di Justin Kurzel (2015) e ha richiesto un grande lavoro di preparazione. Abbiamo dedicato settimane a test e prove, soprattutto per sfruttare una macchina capace di slow-motion estremi e trovare il modo giusto per illuminare un prato aperto di notte senza sembrare finto. Le sfide erano molte: coordinare la fotografia con la regia e la scenografia, lavorare con i maestri d’armi per gestire 40 comparse in armatura e riuscire a girare tutto in una sola giornata. Grazie a un lavoro di squadra impeccabile, siamo riusciti nell’impresa e il risultato finale è stato gratificante: il video è stato inserito tra i migliori cinque videoclip di Sanremo.

Cosa significa essere in Doc Servizi?

Essere socio Doc è per me un grande vantaggio, perché rende la gestione del mio lavoro molto più semplice ed efficace. Per quanto riguarda la gestione burocratica, Doc si occupa di tutti gli aspetti amministrativi, permettendomi di concentrarmi solo sulla mia attività senza dover pensare a fatture e conteggi. Il supporto e la consulenza sono sempre garantiti: posso contare sulla loro disponibilità per chiarire dubbi o risolvere questioni burocratiche, con la possibilità di confrontarmi direttamente al telefono o in sede. Infine, la tutela e la sicurezza sono aspetti essenziali. Grazie a Doc, ho una copertura assicurativa in caso di infortuni e un supporto legale nel caso in cui un cliente non paghi, il che mi permette di lavorare con maggiore serenità.