Come funziona l’ingaggio in cooperativa per un concerto?
Dall’accordo al pagamento, tutto in regola e senza pensieri
L’ingaggio concerto tramite cooperativa significa trasformare una richiesta della venue in un rapporto chiaro, tracciabile e tutelante. La cooperativa contrattualizza la prestazione artistica, gestisce amministrazione e sicurezza, fattura il servizio al committente e liquida ai soci e alle socie il cachet live con busta paga o compenso previsto, versando i contributi dovuti. Risultato: meno burocrazia, meno rischi (errori, pagamenti informali, documenti mancanti), più tempo per provare e suonare. Per produzioni ricorrenti o tour, il canale cooperativo standardizza clausole, pagamenti e adempimenti (borderò, permessi, assicurazioni), evitando zone grigie e fraintendimenti.
Chi firma cosa tra artista, venue e cooperativa?
La venue (o l’organizzatore) firma il contratto di scrittura con la cooperativa, che è il soggetto giuridico erogatore della prestazione. L’artista o la band ricevono una lettera d’incarico interna con condizioni economiche e operative (cachet, orari, scheda tecnica, ospitalità). In pratica: contratto esterno committente ↔ cooperativa, incarico interno cooperativa ↔ artista/band. Così si allineano responsabilità, assicurazioni e gestione del lavoro.
Chi fattura e come avviene il pagamento del cachet?
La fattura al committente la emette la cooperativa dopo la data (o con acconto, se previsto). Il pagamento del cachet live avviene al netto di oneri e rimborsi secondo il contratto: la cooperativa incassa, registra costi/anticipi (viaggi, noleggi, service), e liquida all’artista o alla band con documentazione corretta (busta paga o compenso previsto, cedolino, CU). Sono definiti tempi e modalità (bonifico, eventuale acconto/saldo) già in contratto.
Cosa cambia per band rispetto a solista?
Per la band si lavora con un unico contratto e una crew list nominativa; la cooperativa gestisce la ripartizione interna del compenso, i rimborsi spese, eventuali diarie e l’inquadramento di musicisti e musiciste aggiuntive. Crescono i punti tecnici (backline, cambio palco, fonico, luci), ma la filiera amministrativa resta una sola: un solo referente, un solo flusso di fatturazione e pagamenti.
Come gestire borderò, SIAE e diritti con la cooperativa?
Di norma l’onere SIAE è in capo all’organizzatore, ma il borderò va compilato dall’artista/band. La cooperativa indica chi compila cosa, integra la documentazione di produzione (setlist, scheda tecnica, stage plot, eventuali licenze) e verifica che le clausole contrattuali individuino correttamente gli obblighi di organizzatore e artista. Risultato: meno rischi di contestazioni e controlli spiacevoli.
Cosa succede se il live salta all’ultimo?
Il contratto prevede clausole di cancellazione: penali a scaglioni temporali, rimborso spese già sostenute (viaggi, noleggi, tecnici), gestione forza maggiore (maltempo, ordinanze, eventi straordinari) con rinvio o risoluzione senza penali. La cooperativa tutela calendario e liquidazioni, centralizzando comunicazioni e verbali; in caso di rinvio, ricontratta condizioni e nuove date.
L’ingaggio in 7 passi
Brief (data, orari, palco, budget).
Preventivo e bozza contratto.
Conferma, lettera d’incarico interna, documenti di sicurezza.
Logistica: viaggi, hospitality, noleggi, permessi.
Evento: borderò, check tecnico, report.
Fatturazione al committente e chiusura costi.
Liquidazione agli artisti/alle artiste e archiviazione.
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