Le 10 domande più frequenti di chi vuole entrare in una cooperativa

Entrare in una cooperativa significa diventare parte di una comunità di persone che lavorano insieme per raggiungere obiettivi comuni, condividendo valori, responsabilità e benefici.

Entrare in una cooperativa significa diventare parte di una comunità di persone che lavorano insieme per raggiungere obiettivi comuni, condividendo valori, responsabilità e benefici.
Ecco le dieci domande che più spesso si pongono coloro che stanno valutando questa scelta.

 

1. Cosa significa essere socio o socia di una cooperativa?

 

Essere socio o socia significa partecipare attivamente alla vita dell’impresa, non come semplice dipendente ma come parte integrante dell’organizzazione.
Chi entra in cooperativa condivide diritti e doveri: ha diritto a votare in assemblea, a proporre iniziative, a ricevere ristorni (una parte degli utili), ma deve anche rispettare lo statuto e contribuire al buon andamento della cooperativa.

 

2. Serve aprire una Partita IVA per entrare in cooperativa?

 

No. Nella maggior parte dei casi non è necessario aprire Partita IVA, perché è la cooperativa a gestire la parte amministrativa e fiscale del lavoro dei propri soci e socie.
Tuttavia, chi svolge anche attività autonome o artistiche può avere sia la Partita IVA che l’iscrizione in cooperativa, scegliendo di volta in volta la modalità più adatta per ogni incarico.

 

3. Che tipo di contratto si ha in una cooperativa?

 

Dipende dal tipo di cooperativa e dal rapporto di lavoro.
Nelle cooperative di produzione e lavoro o nei servizi, i soci possono avere contratti di lavoro subordinato o parasubordinato, regolati dal CCNL di riferimento.
Nelle cooperative di artisti, creativi o professionisti, il rapporto è spesso di collaborazione coordinata con iscrizione al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo o gestione separata INPS.

 

4. Come funziona la retribuzione in cooperativa?

 

Ogni socio o socia riceve il compenso per la propria prestazione professionale, al netto dei contributi e delle trattenute previdenziali.
La cooperativa emette fattura o nota di compenso al cliente, incassa il pagamento e poi versa il compenso al socio con regolare busta paga o cedolino, già comprensivo di copertura assicurativa e contributiva.

 

5. Quali vantaggi economici ci sono rispetto a lavorare in autonomia?

 

I vantaggi principali sono:

Gestione amministrativa e fiscale centralizzata: non serve un commercialista personale.

Copertura assicurativa e previdenziale inclusa.

Accesso agevolato a bandi, contributi e convenzioni riservate alle cooperative.

Meno rischi di sanzioni o errori contributivi, perché tutto è gestito in modo collettivo e professionale.

 

6. Ci sono costi per entrare in cooperativa?

 

Sì, ma sono generalmente contenuti.
Di solito si versa una quota sociale di ingresso, che rappresenta la partecipazione simbolica al capitale della cooperativa (spesso tra 50 e 200 euro).
In alcune realtà è previsto anche un contributo associativo annuale per coprire servizi comuni, consulenze e assicurazioni.
Queste somme non sono “a fondo perduto”: la quota sociale viene restituita in caso di recesso.

 

7. Posso lavorare con più clienti o enti tramite la cooperativa?

 

Assolutamente sì.
Uno dei punti di forza del modello cooperativo è la flessibilità: la cooperativa gestisce le pratiche, i contratti e le agibilità per ciascun cliente, garantendo che ogni prestazione sia regolare e assicurata.
Il socio può lavorare con più committenti, mantenendo però un’unica posizione contributiva e una gestione fiscale semplificata.

 

8. Quali tutele offre la cooperativa ai propri soci e socie?

 

La cooperativa garantisce:

Copertura assicurativa (INAIL o RCT) durante le attività lavorative;

Versamenti contributivi regolari agli enti previdenziali;

Supporto legale e amministrativo in caso di controversie o mancati pagamenti da parte dei clienti;

Servizi di welfare mutualistico, come formazione, previdenza integrativa o assistenza sanitaria, a seconda della tipologia di cooperativa.

 

9. Come si entra concretamente in una cooperativa?

 

Il percorso tipico prevede:

Colloquio informativo o primo contatto con la struttura;

Presentazione dei documenti anagrafici e fiscali;

Approvazione della domanda di adesione da parte del Consiglio di amministrazione;

Versamento della quota sociale e firma dello statuto;

Attivazione del profilo da socio o socia per l’inizio delle collaborazioni.
Da quel momento si può lavorare attraverso la cooperativa, usufruendo dei servizi gestionali e amministrativi.

 

10. Cosa succede se voglio uscire dalla cooperativa?

 

Il recesso è libero e può essere richiesto in qualsiasi momento, rispettando i termini previsti dallo statuto (di solito con preavviso di 30 o 60 giorni).
La cooperativa provvede a chiudere la posizione contributiva del socio e a restituire la quota sociale versata all’ingresso.
L’uscita non comporta penalizzazioni fiscali né blocchi professionali: chi lascia la cooperativa può continuare la propria attività come libero professionista o riassociarsi in futuro.

 

In sintesi

 

Entrare in cooperativa significa scegliere un modello di lavoro basato su collaborazione, sicurezza e partecipazione.
Non è solo una forma contrattuale, ma una comunità professionale che tutela chi lavora, valorizza il merito individuale e riduce il peso burocratico sulle singole persone.

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